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Ingegneri e architetti approvano la nuova bozza del Testo Unico Edilizia

  • gianlucagiraudi
  • 24 dic 2023
  • Tempo di lettura: 2 min

Ingegneri e architetti approvano la nuova bozza del Testo Unico Edilizia

La nuova bozza introduce nuovi principi cardine, con particolare attenzione alla riduzione del consumo di suolo, alla rigenerazione urbana, alla sostenibilità ambientale, all'efficientamento energetico e alla sicurezza degli edifici. Poi c'è il tema doppia conformità


Il consenso è unanime tra gli attori del processo edilizio: occorre riformare il DPR n. 380/2001, il Testo Unico dell’Edilizia. Nel corso degli anni, il testo attuale ha subito diverse modifiche puntuali, ma ora emerge la necessità di una riforma completa attraverso la Legge Delega.

L’obiettivo non è una semplice revisione, ma l’elaborazione di un nuovo Codice, più chiaro, agile e attuale, in grado di supportare la crescita e il futuro sostenibile del Paese. La normativa vigente, ormai da oltre 20 anni, non è più adeguata alle esigenze attuali dell’edilizia e non fornisce un quadro normativo organico per rispondere agli obiettivi dell’Agenda ONU 2030 e degli obiettivi Europei.


Il Ministero ha proposto una nuova bozza del nuovo Testo Unico delle Costruzioni, accolta positivamente dai Consigli Nazionali degli Ingegneri e degli Architetti.


Novità sulla doppia conformità

La nuova bozza introduce nuovi principi cardine della disciplina edilizia, con particolare attenzione alla riduzione del consumo di suolo, alla rigenerazione urbana, alla sostenibilità ambientale, all’efficientamento energetico e alla sicurezza degli edifici.

Il nuovo Testo Unico delle Costruzioni si propone di riordinare e aggiornare le disposizioni normative, supportando gli obiettivi di pianificazione e affrontando situazioni di stallo dovute a non conformità, che impediscono il pieno recupero del patrimonio edilizio esistente. Tra le richieste qualificanti, è stato posto l’accento sulla rimodulazione dell’accertamento di conformità, superando la doppia conformità.

Viene suggerito anche l’introduzione di un accertamento di conformità condizionato all’esecuzione di opere di modesta entità, finalizzato a garantire la piena conformazione dell’immobile alle normative edilizie e urbanistiche, assicurando idonee condizioni di sicurezza.

 
 
 

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